MEDICINA dello SPORT

Oms: inattività fisica quarto fattore mondiale di rischio per la mortalità

Forti prove dimostrano che l’inattività fisica aumenta il rischio di molte problematiche per la salute, comprese le principali malattie non trasmissibili (NCD), quali:   - Malattia coronarica (CHD) - Diabete di tipo 2 - Tumori al seno e al colon - Stroke -  Ipertensione I benefici nell’attività fisica negli adulti sono invece molteplici: - Miglioramento dei livelli di fitness cardiorespiratorio e muscolare - Ottimali e più salutari valori di composizione corporea - Migliore densità minerale delle ossa - Alti livelli di capacità funzionale nel movimento e nell’elasticità - Miglioramento delle funzioni cognitive

Attività fisica come farmaco

L’attività fisica è qualsiasi movimento o sforzo del corpo umano esercitato dal sistema muscolo-scheletrico e associato ad un consumo di energia maggiore di quello a riposo. Possiamo considerarla come un vero e proprio farmaco, con attività preventiva e curativa contro importanti malattie croniche:   - Obesità - Diabete - Ipertensione arteriosa - Osteoporosi - Dislipidemie - Malattie cardiovascolari   Questo farmaco deve essere adeguatamente prescritto, per curare queste patologie e migliorare, in generale, lo stato di salute, la forma fisica e lo stato dell’umore. Un organismo in salute, con il suo motore che va al massimo e messo a punto in modo perfetto, sarà anche più recettivo a tutti i trattamenti di medicina rigenerativa, messi in atto dallo specialista per rallentare il processo di invecchiamento.

L’importanza della visita medico sportiva

La visita medica di idoneità sportiva è di fondamentale importanza, poiché  consente di monitorare e valutare lo stato di salute degli sportivi di qualsiasi età e livello, dai bambini alle persone in età più avanzata, agonisti o che praticano attività fisica non agonistica, esclusivamente per migliorare il proprio benessere

Essa  rappresenta anche un mezzo per la prescrizione dell’esercizio fisico, attraverso la quale sarà possibile raggiungere una condizione fisica ottimale e consentirà una preparazione mirata degli allenamenti, confezionata come un abito su misura.

La visita medico sportiva ed eventualmente gli accertamenti, che lo specialista potrà richiedere ed integrare, permette di  evidenziare molte patologie come quelle cardiovascolari, ipertensione, sovrappeso, ­obesità, diabete, sindrome metabolica, asma ed ha quindi un valore fondamentale in termini di prevenzione sia primaria che secondaria.

Appare evidente che la valutazione all’idoneità della pratica sportiva è indispensabile e addirittura da raccomandare in tutte le persone con età superiore ai 40 anni, indipendentemente dall’assenza di sintomi e dal loro stato di benessere

Pensiamo alla grande diffusione della pratica di molti sport di resistenza come corsa, ciclismo, nuoto, triathlon, che molte persone iniziano magari a praticare in età più avanzata (40-60 anni) e spesso con intensità e ritmi di allenamento che si avvicinano agli atleti agonisti, molte volte in concomitanza di fattori di rischio non conosciuti o abbondantemente sottovalutati.

 

Idoneità sportiva agonistica e non agonistica

L’Italia è una Nazione all’avanguardia nel perseguire la tutela della salute, per tutti coloro che scelgono di praticare un’attività sportiva. La certificazione per l’attività sportiva agonistica è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982. La regolamentazione dell’attività non agonistica è obbligatoria e disciplinata dal Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013, dall’art. 42-bis della Legge 09/08/2013 n. 98 e dal  Decreto del del Ministero della Salute con Decreto del 08/08/2014. Per attività agonistica si intende quella attività, che richiede un impegno fisico, praticata continuativamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni Sportive Nazionali o da Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Come vediamo il termine agonistico non viene utilizzato per identificare il carattere competitivo di questa tipo di prestazione atletica. Il certificato per l’attività sportiva agonistica può essere rilasciato solamente dal medico specialista in medicina dello sport.

Tipologie di attività fisica

Le tipologie di attività fisica di cui si occupano le norme che regolamentano l'attività sportiva sono sostanzialmente tre, in ordine crescente di impegno psico-fisico:

– L’attività ludico-motoria/amatoriale
– L’attività sportiva non agonistica
– L’attività sportiva agonistica

Attivitò ludico-motoria/amatoriale 

Per attività ludico-motoria/amatoriale si intende quella finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona, praticata da soggetti non iscritti presso società sportive o enti di promozione.

Non è finalizzata al raggiungimento di prestazioni sportive di livello e non prevede un aspetto competitivo.

Corsa, fitness, nuoto sono esempi di attività ludico-motoria/amatoriale ma anche calcetto, tennis, padel, solo se l’attività viene svolta al di fuori di gare o competizioni promosse da società sportive.
Se invece queste stesse attività vengono svolte da tesserati di società sportive affiliate alle rispettive Federazioni nazionali, allora si ricade nell’attività sportiva, agonistica o non agonistica, a seconda dell’impegno psico-fisico richiesto.

Anche per la palestra, se questa è affiliata al CONI, per tramite di una Federazione Sportiva o Ente di promozione sportiva e il cliente viene tesserato quando si iscrive, sarà necessario produrre il certificato medico di idoneità all’attività sportiva non agonistica.

Nel caso in cui la palestra non sia affiliata al CONI, allora il cliente vi effettuerà soltanto un’attività ludico-motoria e e di conseguenza non servirà alcun certificato medico.
Naturalmente, questi esempi valgono non solo per le palestre, ma anche per le piscine e altri impianti sportivi.

Quindi per l’attività ludico motoria non è necessaria nessuna certificazione e si può svolgere liberamente.

In ogni caso, è sempre consigliabile effettuare una visita medica di controllo.

Attività sportiva non agonistica   

Gli atleti non agonisti rappresentano la quota maggiore tra coloro che praticano sport.

Si considera attività sportiva non agonistica quella svolta dai seguenti soggetti:

– Alunni che svolgono attività sportiva organizzata dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche in orario extra-curriculare

– Studenti che partecipano ai Giochi della Gioventù nelle fasi precedenti a quella nazionale

– Tutti coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che però non siano considerati atleti agonisti

Per tutte queste categorie è previsto il certificato medico allo sport non agonistico, che deve accertare lo stato di buona salute e vale un anno dalla data del rilascio.

La visita si compone di anamnesi, esame obiettivo con misurazione della pressione ed elettrocardiogramma a riposo, da effettuarsi almeno una volta nella vita.
Inoltre deve acquisire agli atti copia del referto di un elettrocardiogramma a riposo effettuato dal paziente almeno una volta nella vita.
Se il paziente ha più di 60 anni e presenta fattori di rischio cardiovascolare, è necessario effettuare un elettrocardiogramma basale ogni anno.

Inoltre, a prescindere dall’età, se lo sportivo soffre di patologie croniche note, che comportano un aumento del rischio cardiovascolare, è necessario effettuare un elettrocardiogramma basale ogni anno.

Il medico visitatore, su motivato sospetto clinico, ha facoltà di prescrivere  anche altri accertamenti ed esami, in relazioni alle specifiche necessità del paziente oppure di avvalersi, secondo il suo giudizio clinico, di eventuali consulenze specialistiche.  

Attività agonistica 

Per attività agonistica si intende quella attività praticata continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero dell’Istruzione, per quanto riguarda i Giochi della Gioventù a livello nazionale, con lo scopo di conseguire prestazioni sportive di elevato livello.
La qualificazione sportiva agonistica, anche in base ai limiti di età, è stabilita da ogni singola Federazione sportiva e dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Il certificato di idoneità all’attività agonistica può essere rilasciato esclusivamente dai medici specialisti in medicina dello sport presso i centri pubblici o privati accreditati.

La richiesta deve provenire dalla società sportiva e deve essere redatta secondo il modulo regionale.

Non può essere l’atleta stesso a richiedere l’idoneità agonistica perchè la valutazione del tipo di attività svolta dall’atleta e la qualificazione di tale attività come agonistica o non agonistica, spetta alla società sportiva, sulla base di quanto determinato dalle Federazioni sportive nazionali e dal CONI.
La richiesta a titolo personale, da parte del cittadino, di idoneità all’attività agonistica è possibile solo per quelle attività che non rientrano sotto l’egida del CONI, come ad esempio quando un soggetto intende partecipare al concorso per allievi ufficiali e deve dimostrare di possedere l’idoneità agonistica.

Alcuni organizzatori di eventi sportivi, per iscriversi e partecipare alle loro manifestazioni (es.: maratone, mezze maratone, gran fondo) richiedono un certificato di idoneità all'attività agonistica.

L’atleta che deve ottenere  il certificato medico sportivo per il rilascio dell’idoneità sportiva agonistica sarà sottoposto ad una serie di esami clinici e strumentali, che consentiranno la formulazione del giudizio finale di idoneità:

-       anamnesi, controllo dei parametri antropometrici, come peso e altezza

-       spirometria

-       esame completo  delle urine (chimico, fisico e microscopico) effettuato presso il centro medico

-       acuità visiva e uditiva

-       visita specialistica di medicina dello sport ed esame obiettivo

-       valutazione dei parametri ergometrici tramite step-test, per gli atleti di età inferiore ai 40 anni, e cicloergometro, per gli atleti di età superiore ai 40 anni

-       elettrocardiogramma a riposo, durante e dopo lo sforzo con dispositivo telemetrico

-       misurazione della pressione arteriosa omerale a riposo e durante lo sforzo (solo per gli atleti che svolgono il test al cicloergometro)

-       I.R.I. (indice rapido di idoneità), che completa lo step test, misurando la frequenza cardiaca dal 60" al 90" dalla fine dell'esercizio. Più basso è il valore della frequenza cardiaca misurata, migliore sarà il giudizio sull’efficienza cardiocircolatoria 

 La visita può essere integrata da accertamenti, di laboratorio o strumentali, qualora il medico sportivo li ritenga necessari per chiarire eventuali dubbi
Come abbiamo visto, spetta alle Federazioni sportive nazionali e al CONI stabilire, per ciascuna disciplina sportiva, i limiti minimi ed eventualmente massimi di età per accedere all’attività agonistica.
Per esempio, per il tennis l’età minima per l’attività agonistica è 8 anni; per il calcio, l’atletica leggera e le arti marziali è 12 anni; per il ciclismo 13, per il pugilato 14.

Il certificato per l’attività sportiva agonistica, di norma, vale un anno dalla data del rilascio, salvo che per alcuni sport per i quali vale due anni (es. golf, bocce, tiro con l’arco).