Molte sono le variabili nella correlazione tra ambiente e capacità di risposta dell’organismo nelle varie età della vita.
L’aging è un processo in cui diversi deficit si accumulano in modo non uniforme tra la popolazione, basti pensare al fatto che gli individui della stessa età cronologica si differenziano largamente, sia per quanto concerne le condizioni di salute sia per la loro aspettativa di vita.
Diversi modelli vengono proposti dagli scienziati e
possiamo identificare lo stato di salute come il numero di deficit riferiti alla salute che ciascun soggetto ha accumulato durante la sua vita.
Vengono proposte anche misurazioni dello stato di salute, come il Fitness Frailty Index, che è il rapporto tra i deficit presenti nella persona e il totale dei deficit considerati in media nei soggetti della stessa età cronologica.
Il Fitness Frailty Index rappresenta l’età biologica di un individuo.
Consideriamo l’aging come un processo di accumulo di deficit, che partendo da un livello molecolare e subcellulare si elevano fino a produrre dei deficit macroscopici visibili.
In questo processo acquisisce una grande importanza l’interazione tra l’ambiente e l’organismo: l’incessante confronto tra danno potenziale e controllo conduce inevitabilmente a dei cambiamenti nelle varie funzioni fisiologiche, perdita della regolazione omeostatica, contrazione del cosiddetto spazio omeodinamico, quindi la capacità di opporsi ad elementi di perturbazione e la flessibilità e la vulnerabilità rispetto agli stressors.
Si verifica una progressiva variabilità della vulnerabilità agli eventi avversi, un peggioramento dello stato di salute, che si chiama frailty, ossia una perdita di riserve biologiche (energia, abilità fisiche, cognizione, salute).
La caratteristica universale è che i problemi aumentano con l’invecchiamento poiché i deficit si accumulano e diminuisce proporzionalmente la capacità di recupero.
Il danno avviene a differenti livelli nell’organismo, DNA, epigenetico, cellule e tessuti e anche se ognuno di questi subcompartimenti ha delle proprie capacità riparative, essi non agiscono in modo isolato ma in rete.
Le persone invecchiano in modo differente, probabilmente variando l’abilità di ogni organismo nel sostenere e riparare i danni e considerando che le interazioni con l’ambiente non variano, nel corso della vita, conta molto, in tal senso, lo stile di vita di ogni persona, rendendo attraente l’idea dell’età biologica, che rimane comunque materia di confronto tra gli studiosi e difficile da misurare, potendo comunque essere uguale, maggiore o minore dell’età anagrafica.
By Dott. Paolo Queirazza
Medicina e Chirurgia Estetica - Genova